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Ti conosco, così bene che tutta la tua volontà sta in una sola palma della mia mano. Conosco i tuoi segreti, conosco la tua anima, conosco la tua mente, supplicando, pregando, piangendo, guaendo, sul punto di farti esplodere i pantaloni, di piacere. Il mio grande sedere è la tua debolezza, è la tua dipendenza, ti perseguita, ti tormenta, e non puoi sfuggirgli. Sei nato per servirlo, per essere soffocato e sepolto tra, per usare il tuo viso come mia sedia, la tua lingua come carta igienica, i miei peti come il tuo profumo, petando come il tuo cibo, e con quella stessa bocca andrai a baciare la bocca di tua moglie, e lei non lo saprà mai, che appartieni a me, che sei uno schiavo a un sedere nero.
Quindi non puoi resistere a seguirlo, ogni volta che lo muovo, ogni volta che scuoto il culo, è come un pendolo che va da un lato all'altro, ha una vita propria, ti masturbi al suo stesso ritmo, ti ipnotizza e non puoi fare a meno di questo. Ecco perché non hai bisogno di riabilitazione, medicina, soluzione, la tua unica opzione è perdere te stesso, cadere, lasciarti riempire e non uscire da lì, mai.
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