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Alex ha assunto Jeanette come segretaria. Era sempre insoddisfatto e umiliava costantemente Jeanette. Un giorno, Jeanette era così stanca dei suoi urlacci che si è sdraiata proprio sulla sua scrivania.
E poi, come per magia, si è ritrovata nel suo scenario da sogno personale. Alex era legato e indifeso, sdraiato davanti a lei, con le manette ai polsi e un bavaglio in bocca. Che meraviglia. Ora Jeanette poteva finalmente prendere il comando.
\"Quindi, signor Alex,\" ha detto con piacere, gustando ogni parola. \"Ora capisci chi è il vero capo qui. Non puoi umiliarmi e giocare con me come un giocattolo. Questo è il mio lavoro e lo farò a modo mio.\"
Ha apprezzato il momento in cui Alex si è trovato alla sua mercé e poteva fare quello che voleva con lui. Finalmente, poteva rispondere dei suoi umili e trasformarlo in colui che avrebbe sperimentato l'impotenza.
\"Ora capirai cosa significa essere impotente,\" ha concluso Jeanette, sorridendo maliziosamente.<\/p>"