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il quarto criminale #3

5/2/24 3:17 AM•16 min•615 MB•mp4•1080p
Prezzo$14.99 USD
CategoriaMano sulla bocca
Categorie CorrelateDominazione femminile,Feticismo della mano,Soffocare,Tatuaggi e piercing
Parole chiaveNuma
Descrizione
"Sono un detective (POV) e sto indagando su una banda di ladri, conosco l'identità di tutti tranne che di uno. Numa è la mia informatrice e conosce l'identità dell'ultima criminale, così mi ha dato appuntamento a casa sua. Mi accoglie con cordialità e, dopo essersi accertata che sono solo, mi fa accomodare e si allontana per prendere da bere. Mi avvicino alla finestra quando Numa ricompare all'improvviso bloccandomi alle spalle e chiudendomi la bocca con una mano, dicendo che ha una sorpresa per me: la criminale di cui non so l'identità è lei. A quel punto mi trascina lontano dalla finestra e, sempre tenendomi la bocca tappata da dietro, chiama mia moglie, le dice che sono stato destinato ad una missione sotto copertura e che non ho potuto avvertirla, la rassicura dicendo che ci saranno altri agenti a proteggermi, ma che sarà una cosa lunga e di non preoccuparsi se non avrò sue notizie per molto tempo. A quel punto Numa mi lega e mi preme una mano sulla bocca per non farmi urlare. Dice che sono stato bravo e che il mio unico errore è stato quello di non sospettare di lei. Ora chiama anche il mio capo e, fingendosi mia moglie, gli dice che purtroppo ho avuto un incidente e per un po' non potrò presentarmi a lavoro. Mi spiega che ha organizzato questa trappola al solo scopo di rapirmi per indurmi a collaborare con lei per incastrare l'altra donna. Dice che resistere è inutile e che mi conviene collaborare. Io fingo di accettare, ma in quel momento si sente la voce della vicina che chiede se tutto va bene dato che ha sentito rumori strani. Numa mi tappa la bocca da dietro e, con una scusa, manda via la vicina. Mi dà una pillola e mi obbliga ad ingerirla. Dice che serve solo per stordirmi, in modo che non possa dire a nessuno di essere stato rapito. In questo modo sembrerà che abbia avuto un malore e che lei mi stia portando in ospedale. Dice che se farò il bravo e collaborerò mi lascerà andare, perché fa comodo avere un complice nelle forze dell'ordine. A quel punto mi controlla gli occhi, mi slega e mi aiuta a rimettermi in piedi. Mentre mi trascina verso l'uscita della casa ribadisce che andrà tutto bene se la aiuterò. Io sono troppo debole per reagire, annuisco e mi lascio portar via, mentre lei continua a zittirmi tappandomi la bocca con le sue mani. Sono un detective (POV) e sto indagando su una banda di ladri, conosco l'identità di tutti tranne che di uno. Numa è la mia informatrice e conosce l'identità dell'ultima criminale, così mi ha dato appuntamento a casa sua. Mi accoglie con cordialità e, dopo essersi accertata che sono solo, mi fa accomodare e si allontana per prendere da bere. Mi avvicino alla finestra quando Numa ricompare all'improvviso bloccandomi alle spalle e chiudendomi la bocca con una mano, dicendo che ha una sorpresa per me: la criminale di cui non so l'identità è lei. A quel punto mi trascina lontano dalla finestra e, sempre tenendomi la bocca tappata da dietro, chiama mia moglie, le dice che sono stato destinato ad una missione sotto copertura e che non ho potuto avvertirla, la rassicura dicendo che ci saranno altri agenti a proteggermi, ma che sarà una cosa lunga e di non preoccuparsi se non avrò sue notizie per molto tempo. A quel punto Numa mi lega e mi preme una mano sulla bocca per non farmi urlare. Dice che sono stato bravo e che il mio unico errore è stato quello di non sospettare di lei. Ora chiama anche il mio capo e, fingendosi mia moglie, gli dice che purtroppo ho avuto un incidente e per un po' non potrò presentarmi a lavoro. Mi spiega che ha organizzato questa trappola al solo scopo di rapirmi per indurmi a collaborare con lei per incastrare l'altra donna. Dice che resistere è inutile e che mi conviene collaborare. Io fingo di accettare, ma in quel momento si sente la voce della vicina che chiede se tutto va bene dato che ha sentito rumori strani. Numa mi tappa la bocca da dietro e, con una scusa, manda via la vicina. Mi dà una pillola e mi obbliga ad ingerirla. Dice che serve solo per stordirmi, in modo che non possa dire a nessuno di essere stato rapito. In questo modo sembrerà che abbia avuto un malore e che lei mi stia portando in ospedale. Dice che se farò il bravo e collaborerò mi lascerà andare, perché fa comodo avere un complice nelle forze dell'ordine. A quel punto mi controlla gli occhi, mi slega e mi aiuta a rimettermi in piedi. Mentre mi trascina verso l'uscita della casa ribadisce che andrà tutto bene se la aiuterò. Io sono troppo debole per reagire, annuisco e mi lascio portar via, mentre lei continua a zittirmi tappandomi la bocca con le sue mani. Clip correlati

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